Workshop report

Federico è tornato a trovarci a Udine per tre giorni di jiu jitsu di alto livello. La visita del Mestre voleva avere una connotazione del tutto informale e le lezioni infrasettimanali un semplice momento di ritrovo per scaldare i motori in vista  dell’apertura del corso il 6 settembre. Considerando il pesante caldo afoso e le giornate infrasettimanali in cui sono state inserite le lezioni ci si aspettava l’esclusiva presenza dello zoccolo duro del team; ma così non è stato.

Durante i tre giorni di lezione hanno inaspettatamente calcato il tatami  oltre 30 ragazzi, provenienti da  svariate zone della regione dimostrando una grinta e un desiderio di apprendere davvero encomiabili. Federico, la cui qualità didattica aumenta di anno in anno, ha riservato al Gi le prime due serate descrivendo interessanti passaggi di guardia e sofisticate finalizzazioni dalle posizioni di dominio mentre l’ultimo giorno ha incentrato la lezione su una bella sequenza tecnica  analizzata  sotto il punto di vista del jiu jitsu senza kimono e delle MMA, davvero interessante.

Al termine della prima lezione Federico mi ha voluto consegnare la cintura marrone, da me del tutto inaspettata; e cosi, dopo tre corridoi di goliardiche frustate, ho indossato la cintura del Mestre (quella con cui salì sul podio europeo ibjjf nel 2005) senza nascondere una forte commozione.

Sono  anni ormai che pratico quest’arte ed il mio jiu jitsu  (ancora acerbo) si è plasmato sui tatami di molte  accademie e ho avuto la fortuna di allenarmi con molti bravi insegnanti a cui devo molto,  ma se non ci fosse stato Federico e i ragazzi della Tribe probabilmente sarei ancora a “rompere tavolette” o a collezionare diplomi e forse non avrei avuto la forza e la motivazione di intraprendere questo percorso lasciandomi alle spalle tutti gli anni spesi a praticare tutt’altro. Aprire una scuola in un luogo in cui se parli di jiu jitsu brasiliano, bene che ti vada capiscono capoeira non è stato facile e la spinta che mi ha dato nel perseguire i miei obiettivi è stata determinante e lo è tuttora.

Per questo gli sarò sempre grato.

Ps: un grande ringraziamento a tutti  i ragazzi di Burning che hanno partecipato alle lezioni e agli amici insegnanti che sono saliti sul nostro tatami, Mario Puccioni da Firenze,  Michele Bovo e Erick da Padova, Walter da Trieste, Max e suoi ragazzi da Gorizia, Roberto Monetti e Alan Saitta.

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